8 Lug |
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educare un cane, giuseppe barbieri, IPO, mondioring, utilità e difesa
Molti di voi si chiederanno cosa significhi lo slogan che da sempre mi contraddistingue: “Prima di educare il tuo cane, educa te stesso!”
Indubbiamente far vivere i nostri Cani in un contesto così altamente urbanizzato ha imposto – e per alcuni tratti stravolto – il rapporto di equilibrio che avevano tra loro e verso di noi.
Il mio rapporto con i Cani è nato sin da quando ero bambino e da allora ho sempre cercato di studiare ed approfondire ogni aspetto che li riguarda, guidato da un unico faro: dedizione, amore e rispetto verso di loro.
Le qualifiche che negli anni ho ottenuto, sono il risultato di una piccola parte dell’impegno che quotidianamente dedico all’approfondimento di tutte le tematiche relative al Cane, soprattutto quelle cognitivo-comportamentali.
Ho un grande “difetto”: da anni mi sono appassionato di Utilità e Difesa, in particolare all’IPO e al Mondioring.
La pratico con i miei cani, alcuni dei quali mi hanno regalato grandissime soddisfazioni e la insegno a chi si vuole avvicinare ad una attività cinosportiva molto impegnativa ed emozionante.
Ebbene si! La conduzione dei cani che praticano la disciplina di Utilità e Difesa è prevista con “collare a catena semplice a fila singola e maglie larghe non a strangolo“. E’ comunque sempre vietato sul campo di prova l’uso di collari di forza, a strangolo, o di altri mezzi di coercizione come è previsto dalle Leggi vigenti sul “maltrattamento animale”. Il moschettone del guinzaglio va collocato nell’anella del collare in maniera che non vi sia scorrimento e quindi, lo stesso, non stringa il collo del cane. (vedi Regolamento ENCI )
Non è assolutamente consentito, quindi, usare metodiche o strumenti che possano recare dolore e fastidio al cane al punto da creargli disagio.
Non è quindi lo strumento ad essere inadeguato, bensì il metodo con il quale lo si utilizza che può creare senza ombra di dubbio problemi al Cane.
Io ho scelto di praticare questa disciplina in modo innovativo, scoprendo un ottimo equilibrio fra il desiderio di raggiungere performance elevate e rispettare natura, tempi e dignità del Cane. Non ho mai utilizzato metodi coercitivi, tali da mettere in difficoltà il Cane e rendergli ostile la disciplina e il campo di addestramento. Né ho mai voluto rischiare di minare il rapporto fra me e i miei Cani, o quello fra essi ed il loro proprietario/conduttore.
Da anni mi applico e combatto con ogni mezzo contro chiunque utilizzi metodi e strumenti che violano le Leggi vigenti sul “maltrattamento animale” e per rendere la disciplina cinosportiva di Utilità e Difesa un vero e proprio divertimento per il Cane e il proprietario/conduttore.
Nessuno dei miei Cani che indossa un collare a catena in fase di addestramento cinosportivo dell’Utilità e Difesa, o a riposo fra una sessione e l’altra di lavoro, ha mai mostrato alcun segnale di disagio, sofferenza e/o costrizione.
Mi piacerebbe molto confrontarmi su tema, basando la discussione su fondamenti tecnico-scentifici, con chi ha opinioni diverse da quelle espresse ora in questo mio articolo. Dal confronto nascono sempre buone occasioni per imparare qualcosa.
Seguitemi per scoprire importanti e innovative iniziative che usciranno a breve sul mio metodo di addestramento!
Venite e vedrete!
Giuseppe Barbieri
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